Arte e Ritratti
Opere
Ritratti
Ogni volto ha una storia da raccontare.
Ogni sguardo, un universo da svelare.
I miei ritratti nascono da questo ascolto silenzioso, dalla tensione profonda che lega l’arte al sentire.
Realizzo ogni opera a mano, in bianco e nero, con carboncino e matita — strumenti essenziali, sinceri, che permettono all’anima di emergere senza distrazioni.
Per sorprendere,
per custodire,
per comunicare una vicinanza…
Un ritratto è molto più di un’immagine: è emozione che prende forma, è presenza che resta.
È un modo unico per donare,
per ricordare,
per fermare un istante che sa parlare oltre il tempo.
La creazione di un ritratto è un atto di condivisione di una parte di sé.
È un gesto delicato, che accolgo con rispetto, passione e autenticità.
Perché ogni volto che disegno è un piccolo atto d’amore verso ciò che rende ciascuno di noi unico ed irripetibile.
Bio
«Arte come linguaggio dell’anima.
In viaggio tra ombre e luce…
esplorando volti, emozioni e silenzi su carta»
Grafite, carboncino e pastello morbido si intrecciano sulla superficie della carta per dare forma a una ricerca di realismo che va oltre l’apparenza: un realismo interiore, fatto di contrasti profondi, gesti intensi e riflessi emotivi.
Sono Nadia, benvenuti nel mio spazio!
Ho una solida formazione accademica, iniziata al Liceo Artistico e proseguita all’Accademia di Belle Arti, dove mi sono specializzata in pittura e restauro pittorico.
Da oltre vent’anni opero nel campo del restauro conservativo, sia pittorico che architettonico, coltivando un dialogo profondo con la materia e la memoria impressa sulle superfici e, negli ultimi anni, questo percorso si è ampliato con l’insegnamento, che mi permette di condividere conoscenze, tecnica e sensibilità.
Nel mio lavoro personale ho scelto di approfondire la sperimentazione delle tecniche secche, in particolare grafite e carboncino, strumenti che sento più vicini alla mia natura espressiva.
Le mie opere indagano il rapporto tra luce, forma e segno, intrecciando il rigore del disegno realistico con elementi simbolici e onirici. Raccontano silenzi assordanti, dolori trattenuti, anime in attesa, ma anche aperture delicate verso uno spazio intimo e condivisibile.
Attraverso il bianco e nero, i contrasti netti e la fisicità del gesto grafico, inseguo l’essenza delle emozioni.
Ogni tratto è un passaggio tra ciò che appare e ciò che si cela.
Ogni volto, un riflesso di fragilità e forza.
Creo per narrare, ma anche per lasciare spazio.
Perché ciò che più mi interessa è l’incontro con lo sguardo dell’altro:
che ogni osservatore possa trovare nell’opera un frammento di sé, la propria risonanza emotiva, un dettaglio che tocchi corde profonde,
anche diverse da quelle da cui sono partita.
È lì che l’arte compie davvero la sua magia: quando riesce a parlare a tutti,
trasformandosi ogni volta in qualcosa di unico.
